Gli Undici, dopo la risurrezione di Cristo, sembrano allo sbando: persone isolate, spente, spaesate... Il primo dono di Gesù, frutto della sua Pasqua, è “pace”: non un augurio, una promessa, ma un regalo. Lui viene a mettere pace nei cuori afflitti, sulle paure che faticano a svanire, sui sensi di colpa che pesano sulla coscienza, sui sogni infranti, sulle insoddisfazioni che minano la speranza. 

Gesù rispetta la condizione di debolezza dei suoi amici, che assiste nella prova e aiuta nelle difficoltà che devono affrontare; non si impone, ma si propone; addirittura si espone alle mani di Tommaso: quelle ferite sono “la gloria di Dio”, il punto più alto dell'amore. Per questo sono destinate a rimanere aperte per sempre. 

La Chiesa educa a questa consapevolezza più che all'obbedienza. Credere è l'opportunità per essere più vivi e più felici. Chi crede la remissione dei peccati riceve in dono la pace!